La chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio è state sottoposta a interventi di consolidamento strutturale dopo il sisma del 2004 con epicentro a Salò (Bs). Questo evento aveva aggravato una situazione di dissesto già in atto, causando il collasso delle murature del presbiterio, e aveva evidenziato serie problematiche di natura geologica. Era emerso, infatti, che i problemi strutturali della chiesa erano causati dalla natura del sottosuolo (costituito da argilla, ghiaia e limo), scarsamente coeso e tale da non garantire una base sicura a una costruzione così alta.
Il complesso religioso si articola in tre corpi di fabbrica: chiesa, canonica e cappella feriale con sacrestia. La chiesa fu realizzata nel XV secolo e ampliata nel Seicento e sul finire del Settecento, mentre gli altri edifici vennero costruiti negli anni Sessanta al posto di precedenti strutture.
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The parish church of Sant’Ambrogio was subjected to structural consolidation after the 2004 earthquake with its epicenter in Salò (Bs). This event had aggravated a situation of instability already underway, causing the collapse of the walls of the presbytery, and had highlighted serious problems of a geological nature. It had emerged, in fact, that the structural problems of the church were caused by the nature of the subsoil (consisting of clay, gravel and silt), poorly cohesive and such as not to guarantee a secure base for such a tall building.
The religious complex is divided into three buildings: church, rectory and weekday chapel with sacristy. The church was built in the fifteenth century and enlarged in the seventeenth and late eighteenth centuries, while the other buildings were built in the sixties in place of previous structures.
Committente: Parrocchia di Sant’Ambrogio
Data: 2004-2006
Categorie: Restauri e consolidamenti
Luogo: Sant’Ambrogio di Valpolicella
Dopo il terremoto la chiesa era diventata inagibile a causa del collasso strutturale dei due arconi e della crociera che delimitano il presbiterio. I primi (struttura in pietrame e rivestimento in pietra locale) non erano crollati poiché sorretti da massicci rivestimenti in Nembro rosato, ma le murature soprastanti presentavano vistose lesioni dirette a chiave e reni e profonde fessurazioni ramificate.
Anche l’antica cappella del Preziosissimo e le più moderne cappella feriale e sacrestia erano state pesantemente danneggiate, tanto da richiederne la demolizione per questioni di sicurezza.
STUDI E ANALISI
Un’immediata campagna geognostica dimostrò che il sottosuolo era composto da spessi strati d’argilla, a tratti limosa e in parte ghiaiosa, e che le fondazioni della chiesa erano impostate a quote diverse e costituite da materiale eterogeneo scarsamente coeso. Tutti questi fattori, non garantendo una sicura base d’appoggio, avevano comportato il cedimento strutturale nel presbiterio e il distacco dei pesanti rivestimenti lapidei dal supporto murario.
La condizione statica degli edifici più recenti non era tale da garantire solidità e resistenza, dato che i solai risultavano sottodimensionati e già notevolmente inflessi.
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
L’iter progettuale ha preso in esame il consolidamento dei due arconi del presbiterio, della volta a crociera intermedia e delle murature sostenute. Piante e prospetti di quest’area sono stati rilevati con precisione, in modo da evidenziare i fuori piombo e creare la base per definire gli interventi esecutivi. Anche le orditure di copertura sono state rilevate accuratamente, per individuare eventuali problematiche ancora sconosciute.
Al contempo è stato elaborato un progetto di consolidamento del terreno, finalizzato non a realizzare strutture rigide per trasferire i carichi in profondità, ma a creare una “fondazione equivalente” più ampia. Questa è stata ottenuta mediante un’intelaiatura di micropali in acciaio, che intercetta raramente le fondazioni esistenti e raggiunge uno strato di sottosuolo più consistente.
Scarica ProgettoSulla scorta del progetto si sono eseguiti gli interventi che hanno permesso di riportare le strutture a una condizione di sicurezza e alla riapertura al culto della chiesa.
Tra le principali operazioni al presbiterio si ricordano: il risarcimento e la cucitura di tutte le lesioni murarie; la perforazioni dei setti trasversali per inserire lunghe catene in acciaio; l’inserimento di barre a raggiera all’interno degli arconi; il consolidamento della volta a crociera con rete, connettori e cappa collaborante.
Il consolidamento del terreno è stato ottenuto per mezzo di un’intelaiatura armata sotterranea, costituita da micropali e barre in acciaio ad aderenza migliorata, inseriti in verticale o in obliquo. Questa nuova fondazione è profonda una decina di metri e raggiunge uno strato di sottosuolo più consistente.
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