Villa Spinola (ambito ottocentesco)

Villa Spinola è un modello di residenza signorile ‘di campagna’, costituita da due corpi di fabbrica connessi: l’uno sei/settecentesco (caratterizzato da porticato e doppio loggiato) e l’altro più tardo, frutto di ampliamenti ottocenteschi volti alla trasformazione di magazzini rurali. La villa sorge lungo la strada che dal capoluogo scende all’Adige, sul ciglione che domina la piana di Pescantina e i monti della Valpolicella. Oggi di proprietà comunale, un tempo appartenne alle casate Bonanome, Giusti, Canossa, Portalupi e infine Spinola.
Tutt’attorno era presente un rigoglioso parco, che a nord scendeva fino all’Adige.

In epoca fascista il complesso fu acquisito dalla pubblica amministrazione e ‘adattato’ a scuola. Negli anni settanta del novecento il corpo ottocentesco fu oggetto di una pesante ristrutturazione che comportò la rimozione degli impalcati lignei e la posa di travature in cemento armato e solai in laterocemento.

Vista l’importanza storica e culturale del complesso e il suo precario stato di conservazione, dal 2008 al 2012 l’Amministrazione comunale consolidò il corpo più antico e ne restaurò i locali del piano terra. Nel 2020/2021, invece, si dedicò al corpo ottocentesco, promuovendo il restauro della copertura lignea, nonché dell’intero piano terra e primo.

Obiettivo del progetto è stato – oltre alla conservazione del bene monumentale – il recupero funzionale e la valorizzazione dei saloni interni, in modo da metterli a disposizione della popolazione per eventi culturali, mostre, cerimonie, etc.

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Villa Spinola is an ancient country villa, made up of two buildings from two different ages: one of XVI-XVIIth century (characterized by a deep portico and double loggia )and the other of XIXth century.
Today the villa is owned by the municipality, but once it belonged to noble families of Giusti, Canossa and Spinola.
Because of the precarious state of conservation, in 2012 it was started a total restoration of structures, finishes, tecnological systems, so to re-use internal rooms as meeting and reception halls for weddings, ceremonies, art exhibitions, etc.
The structures have been improved from a static point of view, to better respond to earthquakes too; hidden frescos on walls and decorated wooden ceilings have been restored by qualified restorers and expert workers.
In accordance with the Italian law on cultural heritage, all interventions have adopted methods that respect the historical and material value of the structures, without eliminating or covering their original portions.

Dettagli

Stato iniziale

Dopo i pesanti interventi di ristrutturazione degli anni Settanta del Novecento, questa porzione di villa venne adibita a sede direzionale dell’Ulss22 del Veneto, mentre altri locali furono assegnati ad associazioni socio-culturali del territorio. Nel 2010 l’intera struttura fu chiusa, in modo da dar avvio agli interventi di consolidamento e restauro.
Lo stato di conservazione ante valorizzazione era compromesso da un fattore di degrado macroscopico: l’infiltrazione d’acqua dal sottosuolo, localizzata soprattutto nell’atrio a Nord e sul fronte a Sud, ovvero in quegli ambiti realizzati controterra e privi di sistemi di drenaggio o ventilazione.
Altro aspetto degradante era costituito dalla presenza dagli intonaci recenti e dei soffitti in laterocemento (a sostituzione dei precedenti in legno), che conferivano ai saloni un aspetto anonimo, inespressivo e avulso dalle peculiarità del luogo.

Il Progetto

Il progetto si è orientato al recupero funzionale e alla valorizzazione degli ambienti interni del piano terra, per creare un atrio d’ingresso sobrio ed elegante, e due saloni di rappresentanza vivaci e raffinati, in linea con i pochi elementi originari del primo Ottocento.

La progettazione ha riguardato il risanamento delle strutture colpite da umidità, l’esaltazione delle forme architettoniche originarie, l’adeguamento degli impianti e il miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, il superamento di barriere architettoniche e la ricerca di nuove finiture nel rispetto del valore storico della villa

Il Cantiere

Gli interventi eseguiti hanno comportato la rimozione dei pavimenti dell’atrio e delle tramezze sui fronti interni a Sud (costruite per ‘nascondere’ le murature originarie degradate dall’umidità); la riapertura degli archi sul prospetto Nord (tamponati nel Novecento); la posa di vespaio e drenaggio nell’atrio e la creazione di nuovi wc a norma; il restauro degli intonaci e la creazione di un nuovo controsoffitto ‘a cassettoni’, studiato per interrompere la monotonia dei soffitti piatti e per permettere la distribuzione delle reti impiantistiche senza pesanti tracce murarie.
Per dare vitalità e conferire eleganza, lungo le pareti sono state dipinte ampie specchiature cromatiche, in grado di conferire plasticità a superfici altrimenti piatte.
Attraverso la posa di grandi lampadari interni e di corpi illuminanti a parete (nei saloni) o a soffitto (nell’atrio) si è prodotto un effetto suggestivo nelle ore notturne.

Fine Lavori

Villa Spinola (ambito seicentesco)
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Area archeologica “Tempio di Minerva”
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Residenza in palazzo aristocratico
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Borgo Bardolino
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Ristorante “La Cantinetta”
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Corte “Sotto Moscal”
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