Il sito in questione si trova nel quartiere di Veronetta: antico rione popolare di Verona, situato sulla riva sinistra dell’Adige in continuità con il centro storico.
Sino a fine Ottocento il quartiere era percorso dal ‘canale dell’acqua morta’, ossia dal ramo secondario dell’Adige che qui creava un’isola fluviale. Dopo la disastrosa inondazione del 1882, il canale fu interrato e trasformato nell’attuale strada chiamata appunto “via Interrato dell’acqua morta”. L’edificio in oggetto è incuneato in un isolato, che prospetta proprio sul ramo fluviale interrato.
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The site is located in the Veronetta district: an ancient popular district of Verona, situated on the left bank of the Adige river in continuity with the historic center.
Until the end of the nineteenth century, the neighborhood was crossed by the ‘dead water canal’, that is, by the secondary branch of the Adige which created a river island here. After the disastrous flood of 1882, the canal was buried and transformed into the current road called “via Underground of dead water”. The building in question is wedged in a block, which overlooks the underground river branch.
Committente: privato
Data: 2019
Categorie: Ristrutturazioni
Luogo: Verona
L’edificio si presenta con un volume stretto, alto e con doppio affaccio. Ha caratteristiche tipiche dell’edilizia tradizionale/popolare, sebbene le facciate mostrino caratteri disomogenei: quella sulla via interna ha un aspetto sette/ottocentesco, mentre quella contrapposta ha una foggia primo novecentesca, forse rinnovata dopo l’interramento del canale. La prima è scandita da mostre in tufo locale con cimasa neoclassica; mentre la seconda si distingue per le finestre in calcare tenero ad archetto ribassato e per la presenza di marcapiano ad ogni livello. Su entrambi i fronti lo sporto di gronda è sorretto da mensoline in tufo: semplici sulla via interna e più decorate su quella opposta.
Prima degli interventi, sulle facciate si notavano vistose infiltrazione d’acqua, provenienti dalla copertura, da pluviali deteriorati e da perdite a tubature interne; gli intonaci erano decoesi ed erosi, mentre i tufi mostravano evidenti manomissioni e un profondo degrado, spesso irreversibile. I balconi in pietra presentavano profonde lesioni e vistose risarciture in malta cementizia, mentre la copertura e le murature necessitavano di ordinaria manutenzione e di consolidamenti strutturali localizzati.
Il progetto ha puntato sulla risoluzione dei problemi rilevati in fase di analisi preliminare, soprattutto la revisione degli intonaci, la ricucitura di lesioni murarie, la revisione della copertura, il restauro delle partiture in calcare tenero e compatto, la sostituzione delle lastre in pietra sui balconi e la stesura di nuove tinteggiature.
La cromia delle facciate è stata differenziata in modo da rapportarsi con lo stile delle decorazioni e con la colorazione degli edifici vicini.
Gli interventi eseguiti hanno permesso di risolvere le problematiche già riscontrate in fase progettuale, come le infiltrazioni d’acqua, il consolidamento delle murature, la revisione del manto di copertura e del sistema di raccolta e smaltimento di acqua piovane, il restauro di tufi e pietre locali nonché delle cornici di gronda.
Inoltre hanno comportato la sostituzione della guaina impermeabilizzante del tetto e, soprattutto, il consolidamento della trave portante di una falda, la cui testata marcescente minacciava di collassare.
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