Il Monumento fu eretto nel 1930 in piazza della Vittoria a Bussolengo, a ricordo dei militari caduti durante la Grande Guerra. Nel 1923 venne indetto il bando di concorso per il progetto, vinto dall’architetto Ettore Fagiuoli, che immaginò la vetta di una montagna sorvegliata da aquile e sormontata dalla Stella d’Italia. Vetta dal cui cuore sgorgava una sorgente d’acqua limpida, che alimenta tuttora una fontana decorativa in marmo di Sant’Ambrogio. È evidente il contrasto fra la montagna impervia e ostile e la fontana elegante e accogliente, a rappresentare i sentimenti provati dalla popolazione che usciva provata dalla guerra. L’altezza complessiva del monumento è di oltre 15 metri.
Il manufatto necessitava di un generale restauro, utile sia per preservarlo da un progressivo degrado, sia per il decoro urbano di questa piazza, affacciata direttamente sull’Adige con ampia visuale sulla Valpolicella.
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The Monument was erected in 1930 in Piazza della Vittoria in Bussolengo, in memory of the soldiers who fell during the Great War. In 1923 the competition was launched for the project, won by the architect Ettore Fagiuoli, who imagined the summit of a mountain guarded by eagles and surmounted by the Star of Italy. Peak from whose heart gushed a source of clear water, which still feeds a decorative fountain in Sant’Ambrogio marble. The contrast between the impervious and hostile mountain and the elegant and welcoming fountain is evident, representing the feelings felt by the population that came out of the war. The overall height of the monument is over 15 meters.
The building needed a general restoration, useful both for preserving it from progressive decay, and for the urban decor of this square, directly overlooking the Adige with a wide view of the Valpolicella.
Committente: Comune di Bussolengo
Data: 2009-2010
Categorie: Restauri e consolidamenti
Luogo: Bussolengo (Vr)
Se da un punto di vista formale il manufatto rievoca il paesaggio arido del fronte di guerra, sotto l’aspetto costruttivo è stato eretto attraverso la laboriosa sovrapposizione di blocchi in pietra della Valpolicella.
Lo stato di conservazione iniziale destava preoccupazione soprattutto a causa della saltuaria caduta di bozze dall’alto; ciò metteva in serio pericolo la pubblica incolumità. Tuttavia, a parte questo aspetto (legato all’estrema ossidazione dei perni che sostenevano alcune pietre), non erano presenti fattori di degrado irreversibili o complicanze strutturali. Erano invece diffuse patologie tipiche dei calcari compatti di origine sedimentaria, quali accentuata erosione, fratture, patine biologiche radicate, croste nere, etc, che alteravano la leggibilità dell’opera e dei materiali. Non di meno erano presenti depositi terrosi, vegetazione infestante e decoesione dei giunti di malta.
STUDI E ANALISI
Dopo i propedeutici rilievi geometrico e materico, sono state eseguite analisi di laboratorio su pietra e bronzo, per stabilire le più idonee metodologie d’intervento.
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
Il progetto ha interessato il restauro conservativo dell’intero monumento: la guglia e la grotta in blocchi grezzi, le sculture in pietra e in bronzo e la vasca marmorea.
Per tutti i prospetti è stato eseguito il rilievo geometrico e materico con puntuale mappatura della patologie di degrado presenti; base, questa, per l’analisi dei materiali e del loro stato di conservazione e per permettere la definizione degli interventi da eseguire.
Gli interventi hanno riguardato la rimozione della vegetazione infestante, dei sedimenti organici e dei depositi terrosi, la disinfezione con biocida per l’eliminazione della microflora, il lavaggio accurato delle bozze con acqua demineralizzata, la rimozione di integrazioni e stuccature incongrue, il ripristino dei giunti di malta (spesso erosi in profondità) e la stesura di consolidante e di protettivo corticale.
Inoltre è stata verificata la stabilità dei blocchi fratturati e/o distaccati. I primi sono stati saldati mediante resina epossidica e micro pernature in acciaio, mentre ai secondo sono state sostituite le staffe di collegamento alla struttura portante e rinnovate le stuccature per ostacolare le infiltrazioni d’acqua piovana.
Come operazione finale è stato revisionato l’impianto idrico di alimentazione della fontana centrale.
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